giovedì 16 febbraio 2012

Saphia Azzeddine, Mio padre fa la donna delle pulizie

Mio padre fa la donna delle pulizieNel 2011 la casa editrice Perrone ha pubblicato Mio padre fa la donna delle pulizie (uscito in Francia nel 2009), di Saphia Azzeddine. L'autrice, nata in Marocco e emigrata in Francia all'età di nove anni, si era già fatta conoscere nel 2008 con Confidences à Allah, romanzo non ancora tradotto in Italia, che ottenne un immediato successo.

Pur essendo di origini magrebine, Saphia Azzeddine non rientra nel cliché tipico del giovane scrittore di banlieue, che racconta con rabbia la propria miserabile vita all'ombra dei mostruosi palazzoni di cemento che oscurano il cielo delle cités, le vaste e desolate aree urbane sparse intorno alle grandi città francesi. Al contrario, Saphia non ha mai vissuto nelle banlieues e non ha mai conosciuto la miseria e l'emarginazione di tanti giovani figli di immigrati.

In Mio padre fa la donna delle pulizie però, la scrittrice sceglie come protagonista proprio un banlieusard, un adolescente che vive in uno squallido casermone, dove l'ascensore è sempre guasto e le scale puzzano di immondizia. Polo, questo il nome del ragazzo, è però un bianco, come dice lui stesso, non un arabo, ma il suo orizzonte e le sue prospettive sono le stesse di tanti giovani figli di immigrati.

martedì 14 febbraio 2012

Conferenza di Franco Cardini

Venerdì 24 febbraio 2012, alle ore 16.00, nell'Aula Magna P. Manodori dell'Università degli Studi di Modena e Reggio, in via Allegri 9, a Reggio Emilia, avrà luogo la conferenza "Il contributo arabo alla formazione della identità culturale italiana"

Relatore dell'incontro sarà  Franco Cardini, Ordinario di Storia Medievale presso l'Università di Firenze. 

Introdurrà Luigi Grasselli, Prorettore Università di Modena e Reggio.

L'importante appuntamento è organizzato dal Circolo Culturale Il Crostolo - Università dell'Età Libera.

giovedì 2 febbraio 2012

Due opere di Mia Couto

Sabato 4 febbraio, alle 18.30, GRIOT, a Roma, presenta il romanzo Veleni di Dio, medicine del diavolo e la raccolta di racconti Perle dello scrittore mozambicano Mia Couto.

Mia Couto è uno degli autori più noti dell’Africa lusofona. Nei suoi scritti, per citare un lusinghiero giudizio dato su di lui da Sepulveda nell’introduzione al romanzo Sotto l’albero del frangipani, è riuscito a “fare della storia del suo paese, il Mozambico, una grande metafora: la metafora della speranza e della magia come antagoniste di una realtà sinistra”.

GRIOT presenta due nuovi libri di Mia Couto, da poco usciti per due diverse case editrici. Il primo, pubblicato da Voland, porta nel titolo quell’aria sospesa tra sacro e profano, tra magia e realtà, che caratterizza la produzione artistica di questo straordinario narratore: Veleni di Dio, medicine del diavolo racconta la storia di Sidonio Rosa, un giovane medico portoghese che, sopraffatto dall’amore per la bellissima mulatta Deolinda, si trasferisce in una cittadina del Mozambico, Vila Cacimba. Qui Sidonio si ritroverà impigliato in una ragnatela di fatti e personaggi diversi, che sembrano però avere una cosa in comune, ossia una doppia natura ambivalente e menzognera.