È difficile dire se ci troviamo di fronte a un romanzo o a una raccolta di racconti: la narrazione infatti procede per capitoli staccati, con salti temporali e spaziali, con l'introduzione di personaggi nuovi senza apparente legame con quelli conosciuti in precedenza. In realtà il fil rouge c'è ed è costituito dal personaggio di Tor Baz, che compare in tutti gli episodi narrati, curiosamente senza mai esserne il protagonista.
domenica 31 marzo 2013
Jamal Ahmad, L'acqua più dolce del mondo
venerdì 8 marzo 2013
Gioconda Belli, Nel paese delle donne
Oggi, che è l'8 marzo, mi è venuta voglia di riprendere in mano l'ultimo romanzo di una scrittrice sudamericana che amo molto, Goconda Belli: Nel paese delle donne e di riportare in questo blog la recensione che avevo fatto il 6 agosto 2011 in un altro blog: gruppodilettura.wordpress.com.
giovedì 7 marzo 2013
Adekeye Adebajo, The Curse of Berlin
Il saggio The Curse of Berlin (La maledizione di Berlino) fa riferimento alla Conferenza di Berlino del 1884-1885, durante la quale gli stati europei stabilirono di fatto le regole per la spartizione dell’Africa. Quegli eventi storici e strutturali, è la
tesi sostenuta nel libro, continuano a influenzare e plasmare le relazioni internazionali dell’Africa contemporanea. Questa ricerca è frutto di un approccio storico, anche se si concentra soprattutto
sulla contemporaneità.
lunedì 4 marzo 2013
Anita Desai, Il villaggio sul mare
Per assaggiare ancora un po’ di India, un romanzo breve e neppure tanto recente: mi riferisco a Il villaggio sul mare di Anita Desai, pubblicato nel 1982 e in Italia nel 2002.
E’ sempre piacevole leggere o rileggere questa scrittrice, nata e vissuta a lungo in India, a Calcutta, Bombay, Delhi, di madre tedesca e di padre bengalese. Oggi, invece, vive tra gli Usa, il Messico e l’India, dove ritorna spesso.
Il romanzo ha qualcosa di autobiografico, come lei stessa dichiara nell’introduzione. “Non viene dalla mia infanzia, ma dall’infanzia dei miei figli”. Anita viveva a Bombay e, quando era possibile, fuggiva da una città affollata e piena di problemi, per andare al mare, in un piccolo villaggio di pescatori, per vivere in un’atmosfera idilliaca: “correre a piedi nudi sulla sabbia tiepida e fin dentro il mare, guardare le barche che tornano a riva al tramonto con le reti colme di pesce, nei pomeriggi torridi riposare all’ombra di palme fruscianti, placare la sete con il latte di cocco fresco”.
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