venerdì 18 novembre 2011

Spazio Gerra, film dedicati al Sudafrica

Dal 19 novembre lo Spazio Gerra ospita una selezione di 9 Drawings for Projection, serie di film dedicati al Sudafrica di uno dei più significativi protagonisti dell’attuale scena internazionale.

L’evento dal titolo Fluxus–African Contemporary Art: William Kentridge sarà inaugurato, nell’ambito delle iniziative volte a valorizzare la cultura contemporanea dell’Africa, sabato 19 novembre, a Reggio Emilia, nello Spazio Gerra (piazza XXV Aprile 2), alla presenza di S.E. Thenjiwe Mtintso, ambasciatore del Sudafrica in Italia.

L’assessore alla Cultura Giovanni Catellani ha sottolineato l’eccezionalità dell’evento per la nostra città, in considerazione della fama di William Kentrindge nel panorama dell’arte contemporanea e della importanza più generale che questa iniziativa culturale assume nel rafforzare il dialogo tra la città di Reggio e l’Africa. Ha poi aggiunto che tutto questo si è reso possibile, ancora una volta, grazie “alla partecipazione...
di privati cittadini che desiderano animare la vita culturale della città. In questo senso, l’associazione culturale Flag no Flags rappresenta un esempio virtuoso di proficua collaborazione tra privati e istituzioni culturali”.

L’evento, inserito nell’ambito del ciclo di mostre Fluxus–African Contemporary Art – un’expo italiana sull’arte contemporanea africana, curata da Daniela Palazzoli – è promosso dalla Fondazione Sindika Dokolo di Luanda (Angola) e dall’Associazione culturale Flag No Flags di Reggio Emilia in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia in partnership con l’Ambasciata del Sudafrica, la Fondazione Mondinsieme, Reggio nel Mondo, Istoreco, Europe Direct Carrefour Europeo Emilia.

Disegnatore, autore di cortometraggi, regista teatrale e di opera, scenografo, William Kentridge abbraccia una straordinaria moltitudine di forme espressive riuscendo a commuovere ed emozionare come pochi altri artisti oggi sanno fare. Ma alla base di questa molteplicità di linguaggi stanno i suoi disegni a carboncino e pastello, grazie ai quali già a partire dagli anni Novanta Kentridge raggiunge la fama internazionale con mostre importanti in musei quali il Moma a New York o il Louvre a Parigi.

Nello Spazio Gerra sarà proiettata una selezione di video animati di disegni a carboncino – Johannesburg, 2nd greatest city after Paris (1989, 7 Min.); Monument (1990,3 Min.); Mine (1991, 3 Min.); Sobriety, obesity and growing old (1991, 9 Min.); Felix in exile, (1994, 9 Min.) – tratta dai famosi “9 Drawings for Projection”, nove film creati e diretti, tra il 1989 e il 2003, da William Kentridge, dove si narra la storia del Sudafrica, nel suo passaggio dall’apartheid alla democrazia, attraverso tre personaggi: Soho Eckstein, imprenditore edile di Johannesburg, la signora Eckstein, moglie di Soho e Felix Teitlebaum, timido e romantico alter ego dell’ artista. (www.spaziogerra.it).

“E’ il racconto visivo – dichiara la curatrice Daniela Palazzoli – delle contraddizioni fra ciò che i protagonisti fanno finta di non sapere e di non vedere e ciò che gli altri pagano per il loro benessere (…)”, e aggiunge: “(il racconto) ci induce, e quasi costringe, a renderci conto dell’assurdità del sistema sociale e di vita di ‘quel’ Sudafrica”.

“E’ tipico di noi esseri umani – spiega Kentridge – desiderare di dare un senso al mondo” ma, è “l’assurdismo il modo più accurato e produttivo di intendere il mondo. Perché dovremmo essere interessati ad una storia chiaramente impossibile? Perché è proprio l’impossibile che accade per tutto il tempo (…)”.

Gli splendidi corti scaturiscono dalle immagini realizzate dall’artista con il carboncino su carta, prima filmate in stop motion, poi modificate sullo stesso foglio (cancellando parte del disegno precedente per ottenere l’animazione) nuovamente filmate e, infine, montate con un commento sonoro composto generalmente ad hoc dal musicista sudafricano Philip Miller. Kentridge per i suoi video si avvale di una originale tecnica cine-animata “la cinematografia dell’età della pietra” – secondo la definizione dello stesso artista – che “reinventa” il medium cinematografico attraverso un’insolita riscrittura del linguaggio dove l’arte del disegno si unisce a tecniche di animazione passo uno (stop motion), allontanandosi dagli automatismi del mezzo tecnico e dai mirabolanti effetti della postproduzione computerizzata, come ha sottolineato Rosalind Krauss.

Le sale dello Spazio Gerra saranno il luogo ideale per una fruizione raccolta e coinvolgente dei film, grazie ad un allestimento di grande suggestione ispirato ai disegni, alle sculture e scritture dell’artista, costruito con materiali poveri e a basso impatto ambientale.

Con questa iniziativa dedicata a William Kentridge – la cui chiusura corrisponde all’apertura delle celebrazioni in Italia per il centenario della fondazione dell’African National Congress – proseguono le attività che il Comune di Reggio Emilia sta concertando con soggetti pubblici e privati (tavolo ‘Reggio-Africa’), tese a valorizzare e rafforzare rapporti di lunga durata che la città intrattiene con paesi africani, primi tra tutti il Sudafrica e il Mozambico, un dialogo continuo iniziato negli anni Settanta, tenuto vivo grazie a forme di collaborazione, scambi e gemellaggi ed oggi più che mai necessario dopo i clamori della cosiddetta ‘primavera araba’.

Fluxus–African Contemporary Art: William Kentridge è realizzata con la collaborazione tecnica di Inalca (Angola), CSArt Comunicazione per l’Arte e Clubart.

Gli eventi

Nel contesto dell’esposizione, è in programma una serie di iniziative rivolte ad adulti e bambini che consentiranno di approfondire la conoscenza dell’opera di William Kentridge e della cultura africana con particolare riguardo per gli sviluppi dell’arte africana contemporanea, dopo decenni di colonizzazione. Gli appuntamenti si svolgeranno nelle sale dello Spazio Gerra nel corso del mese di dicembre e proseguiranno fino all’8 gennaio, giorno di chiusura della mostra.

Si parte il 3 dicembre con un workshop dalle 16 alle 19, a cura di LASCIA la SCIA, rivolto ai bambini dai 4 ai 10 anni che, all’interno di uno spazio laboratoriale, potranno divertirsi a sperimentare le tecniche usate da Kentridge; l’iniziativa sarà replicata il giorno 17 dicembre secondo gli stessi orari e gli stessi contenuti (non è necessaria la prenotazione).

Si prosegue mercoledì 7 dicembre con la conferenza alle 18 dal titolo ‘L’opera di William Kentridge nel flusso dell’arte africana contemporanea’, di Daniela Palazzoli, storica dell’arte e curatrice del progetto. Nella stessa serata seguirà la proiezione di Anything is possible (2010), documentario che raccoglie interviste esclusive a William Kentridge e dà conto del suo modo di lavorare, del suo sguardo interiore, del processo creativo da cui immagini e personaggi prendono vita.

Qualche giorno dopo, venerdì 16 dicembre alle 18 sarà presentato il cortometraggio animato Giuro fedeltà realizzato, in collaborazione con la Fondazione Mondinsieme, dagli studenti della 5^E dell’Istituto Statale d’Arte “G. Chierici” di Reggio Emilia. Il laboratorio di educazione interculturale, coordinato dai docenti Adil El Marouakhi, Simone Ferrarini e Matteo Beltrami si ispira alla tecnica di animazione e alle atmosfere di William Kentridge e si colloca all’interno della campagna sui diritti di cittadinanza L’Italia sono anch’io.

Infine, domenica 8 gennaio, nel pomeriggio, si terrà il finissage di chiusura della mostra, in corrispondenza con il Centenario della fondazione dell’African National Congress, il movimento anti-apartheid nato in Sudafrica nel 1912 per difendere i diritti della maggioranza nera. Il programma prevede alle 17.00 la conferenza ‘Il movimento anti-apartheid in Italia’ di Cristiana Fiamingo, docente dell’Università degli Studi di Milano; in contemporanea verranno trasmessi contributi video e verrà seguita via web dal Sudafrica la diretta delle celebrazioni, mentre nel finale sarà offerto un aperitivo a cura di Europe Direct Carrefour Europeo Emilia.

L’iniziativa è in collaborazione con Reggio nel Mondo e Istoreco.

Fluxus- African contemporary art

Questa manifestazione, curata da Daniela Palazzoli, si ispira al grande dibattito in corso sull’esistenza e gli sviluppi dell’arte africana contemporanea. “La nostra scelta, favorita dalla coincidenza di idee con la fondazione Sindika Dokolo – dichiara la curatrice – è stata di far incontrare e dialogare fra loro, nel corso delle manifestazioni di Fluxus – African Contemporary Art, le opere di artisti che operano col video in diverse parti dell’Africa (…).

Il ciclo si è aperto lo scorso luglio presso la Chiesa di San Carlo con le opere di Kiluanji Kia Henda (Angola), Nastio Mosquito & Vic Pereiro (Angola e Spagna) e Tracy Rose (Sudafrica), e successivamente con una seconda esposizione di Zoulikha Bouabdellah (Algeria) e Mounir Fatmi (Marocco). L’ultima parte del ciclo ritornerà alla Chiesa di San Carlo nei primi mesi del prossimo anno con altri cinque artisti africani: Ihosvanny (Angola), By Yonamine 11 (Angola), IngridMwangiRobertHutter (Kenia), Loulou Cherinet (Etiopia) e Ruth Sacks (Sudafrica).


Woyzeck on the highveld con la regia di William Kentridge, al Teatro Ariosto.


Il 14 e 15 febbraio a Reggio Emilia saranno l’occasione per ammirare il genio di William Kentridge applicato al teatro. Al Teatro Ariosto andrà in scena Woyzeck on the highveld, adattamento del celebre Woyzeck di Georg Büchner, realizzato con la compagnia di marionette Handspring Puppet Company per la regia di William Kentridge.

Fluxus – African Contemporary Art: William Kentridge

Reggio Emilia Spaio Gerra p.zza XXV aprile, 2

19 novembre 2011 – 8 gennaio 2012

Inaugurazione sabato 19 novembre alle 18.00.

Orari di apertura: da martedì a giovedì dalle 10.00 alle 13.00; mercoledì, venerdì e sabato dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 18.00 alle 23.00; domenica e festivi dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00. Chiuso il lunedì.

(25, 26 dicembre e 1 gennaio dalle 16.00 alle 20.00, 31 dicembre chiuso)

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