mercoledì 23 maggio 2012

L'Algeria di Yasmina Khadra

Si è concluso oggi il ciclo di incontri sull'Africa Mediterranea sconosciuta organizzato dall'Università dell'Età Libera- Circolo Culturale Il Crostolo. Il tema era l'opera di Yasmina Khadra, scrittore algerino che vive in Francia. Relatrice la prof. Maria Beatrice Spallanzani, membro del nostro Gruppo Interculture.

La prof. Spallanzani ha commentato alcuni libri "noir" dell'autore algerino, le cui opere sono molto diffuse e conosciute in tutto il mondo. Attraverso l'intreccio poliziesco, i romanzi, ambientati negli anni '90, mettono a nudo la corruzione e il clientelismo che corrodono il tessuto sociale algerino, impoverendo i più a favore di pochissimi potenti speculatori, collusi con il potere politico e militare. Con uno sguardo lucido e impietoso, l'autore ci fa vedere come abusi e speculazioni spadroneggino in un paese che...
avrebbe abbastanza risorse naturali da far vivere nel benessere tutti i suoi abitanti, che invece a malapena sopravvivono nella miseria o sono costretti ad emigrare per non morire di fame.

Con profonda amarezza, Khadra denuncia la drammatica situazione del suo paese: le complicità criminose, il tradimento delle promesse della lotta per l'indipendenza, l'avidità senza scrupoli, il fanatismo pseudoreligioso, veleni mortali che consumano il paese. Da queste premesse infatti nasce la guerra civile che ha insanguinato l'Algeria per oltre un decennio, dal '91 in poi. L'opera di Khadra mostra poi come, grazie alla penna di un autore "impegnato", un genere come il noir, considerato di consumo, possa invece essere un potente strumento per raccontare l'irraccontabile, cioè l'orrore quotidiano della morte in diretta, la barbarie degli attentati, lo strazio delle vittime innocenti, la paura di vivere e quella di morire...

Il pubblico ha seguito con attenzione la relazione e ha posto numerose domande alla fine.

La collaborazione tra il Circolo Culturale Il Crostolo e il Gruppo Interculture si è avviata in modo davvero molto positivo, con grande soddisfazione reciproca. Speriamo che in futuro si presenti la possibilità di lavorare ancora insieme.

4 commenti:

  1. Sicuramente farò un salto in libreria per acquistare libri di questo scrittore (di cui, ahimè, non conoscevo neppure l'esistenza) ma che mi pare molto valido, dalla descrizione ascoltata. Così colmerò almeno questa lacuna!!
    Grazie di nuovo a tutte le relatrici e al circolo culturale "Crostolo", che ci ha messo a disposizione questo importante ciclo di conferenze.

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  2. Questo link sulla parola "acquistare" non l'ho messo io e mi sembra un abuso il fatto che, cliccandoci sopra, appaia una pubblicità che, oltretutto, non ha niente a che fare con l'argomento.
    Mi informerò presso un'associazione di consumatori, perchè sono molto infastidita da tutto ciò.

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  3. Noto con piacere che il link è stato tolto: infatti, fra l'altro, la pubblicità di una gelateria non ha niente a che fare con l'argomento.
    Io mi sarei aspettata, ad esempio, un elenco di libri di questo scrittore (Yasmina Kadra).

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  4. Mi spiace per il link, che io non ho visto, perché quando ho letto i commenti non l'ho trovato. Non so proprio dire come sia stato creato né da chi. Mi informerò anch'io su come sia possibile evitare questi spiacevoli inconvenienti, che a me, che non sono molto ferrata in campo informatico, fanno sentire tutta la vulnerabilità della rete digitale, tanto utile per molte altre situazioni.
    Quanto a Yasmina Khadra, escludendo i noir (per cui io ho un debole), tra i tanti libri di Khadra, mi è piaciuto molto "Quel che il giorno deve alla notte", bel romanzo che racconta una vita sospesa tra due mondi, in una fase cruciale della storia dell'Algeria, cioè la lotta per l'indipendenza. Quanto agli altri romanzi di Khadra, oltre a "L'Attentatrice" (Mondadori) e "Le Rondini di Kabul" (Mondadori), che ho citato nella mia relazione, ricordo ancora:
    "Le sirene di Bagdad, Mondadori(ambientato nell'Iraq del dopo-Saddam e della guerra)
    "Gli agnelli del Signore", Mondadori (relativo alla guerra civile degli anni '90)
    "Cosa sognano i lupi", Mondadori (anche questo guerra civile)
    "Cugina K", Edizioni Lavoro, (non legato a fatti storici o scenari di guerra, la storia a metà tra verità e delirio di un uomo che racconta la sua vita)
    "L'Olimpo dei diseredati", Marsilio (l'unico che non ho ancora letto).
    Un autore che io ho trovato comunque stimolante, una voce importante della nuova narrativa algerina, sempre impegnato a raccontarci mondi e scenari drammatici e molto attuali.

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