Di Roddy Doyle ho recentemente letto il breve Non solo a Natale, uscito quest'anno presso Guanda, racconto che sinceramente mi ha deluso un po'. La vicenda di due fratelli di Dublino legati da un inscindibile legame forte come quello di due gemelli omozigoti, eppure divisi da altrettanto tenaci rivalità, che finiranno per corrodere il loro rapporto, riprende il tema della famiglia, tema caro a Doyle, autore capace come pochi altri di analizzare i rapporti tra bambini e adolescenti, dando loro una voce non condiscendente né artificiosa, ma naturale, a volte cruda, ma sempre genuina. La vicenda però non mi ha colpito particolarmente, forse per la brevità del testo, forse perché il racconto mi è sembrato riecheggiare altre pagine dell'autore.sabato 8 settembre 2012
Roddy Doyle, un autore da rileggere
Di Roddy Doyle ho recentemente letto il breve Non solo a Natale, uscito quest'anno presso Guanda, racconto che sinceramente mi ha deluso un po'. La vicenda di due fratelli di Dublino legati da un inscindibile legame forte come quello di due gemelli omozigoti, eppure divisi da altrettanto tenaci rivalità, che finiranno per corrodere il loro rapporto, riprende il tema della famiglia, tema caro a Doyle, autore capace come pochi altri di analizzare i rapporti tra bambini e adolescenti, dando loro una voce non condiscendente né artificiosa, ma naturale, a volte cruda, ma sempre genuina. La vicenda però non mi ha colpito particolarmente, forse per la brevità del testo, forse perché il racconto mi è sembrato riecheggiare altre pagine dell'autore.lunedì 3 settembre 2012
La redenzione attraverso la lettura
Riporto da Repubblica questo interessantissimo articolo: quale migliore elogio del valore della lettura?
Pino Corrias per "La Repubblica", 15 agosto 2012:
"Il più struggente e anche il più istruttivo elogio del libro arriva dalle
carceri brasiliane. È un elogio che ci riguarda: perfeziona l'equivalenza
universale tra i libri e la libertà. Perché tra i dannati di laggiù si è
appena accesa la luce di «una alternativa alla pena» che i legislatori
brasiliani hanno intitolato alla «redenzione dei reclusi». È un esperimento
varato in quattro carceri, grazie a una legge appena approvata.
Dice che
ogni detenuto potrà leggere un libro al mese - di letteratura, filosofia o
scienza - farne una relazione scritta «con proprietà di linguaggio e
accuratezza, dimostrando di averne compreso il valore e il senso» e
ottenere in cambio «quattro giorni di sconto pena». Non più di un libro al
mese, per ora. Dodici libri all'anno, l'equivalente di 48 giorni di libertà
in più.
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