lunedì 12 dicembre 2011

Se non ora, quando?

Certo è bello rallegrarsi per le tre donne che hanno avuto il riconoscimento del Premio Nobel per la pace, ma permettetemi di rallegrarmi anche per fatti...di casa nostra: mi riferisco alle centomila donne scese in piazza domenica 11 dicembre 2011, dieci mesi dopo quel 13 febbraio, di cui si è molto parlato.

Allora vi era una forte motivazione nella richiesta di dimissioni del governo Berlusconi, oggi, anche con il neonato governo Monti, c'è la necessità di riportare al centro del dibattito la mai risolta "questione femminile". Per questo le donne scendono in piazza, per riportare l'attenzione su temi caldi della manovra, pagati, come sempre, in particolare dalle donne, siano esse pensionate, o aspiranti pensionate, o disoccupate, o madri senza asili nido. In piazza, in particolare tra le 20000 presenti a Roma c'erano attrici, cantanti, politiche, imprenditrici, ma anche gente comune, a gridare slogan come" Il governo è cambiato, il paese no", o  "Senza di noi l'Italia non cresce" o a sollecitare richieste di welfare.

Qualcuno ha detto che, se il 13 febbraio la manifestazione era "di pancia", quella del 11 dicembre è più "di testa".

Moltissime le conquiste da fare delle donne africane, ma anche le donne italiane devono conquistarsi molti spazi e al più presto!

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