lunedì 26 marzo 2012

Conferenza: Dal Mahgreb all'universalità. Albert Memmi, La statua di sale

Venerdì23 marzo 2012 alle ore 18, presso il Centro d'incontro Reggio Est di via Turri, a Reggio Emilia, ha avuto luogo il secondo incontro del nostro nuovo ciclo di conferenze dedicato alla letteratura dell'Africa mediterranea.

La dott.ssa Paola Lasagni ha presentato e commentato La statua di sale di Albert Memmi, scrittore tunisino, filosofo, sociologo, docente universitario, autore di romanzi, racconti, saggi, trattati, poesie, tradotto in oltre venti lingue, apprezzato a livello internazionale, ma poco conosciuto in Italia. Sono, infatti, pochi i libri tradotti in italiano e pubblicati in Italia.

La letteratura maghrebina in lingua francese ha in Albert Memmi una delle voci più significative. Il suo saggio Ritratto del colonizzato e del colonizzatore, pubblicato nel 1957, prima della guerra di indipendenza algerina, è servito come modello e punto di partenza per decine di altri libri. Memmi è il primo scrittore tunisino di lingua...
veicolare francese che assume un’importanza di rilievo prima dell’indipendenza della Tunisia nel 1956 e che mantiene un ruolo primario nella letteratura tunisina.

Frutto di una triplice cultura, in oscillazione tra Occidente e Oriente, contemporaneamente ebreo e arabo, tunisino e francese, attraverso tutta la sua opera riscopre le sue radici e le riafferma, ma nel farlo rimanda completamente all’universale. E’ nel nome dei valori universali che ripensa il suo passato e rivendica il valore della diversità: si può aderire all’universale ed essere profondamente legati alle proprie radici, sognando una conciliazione possibile tra l’ancoraggio culturale e i valori universali.

La statua di sale è il romanzo– faro di Albert Memmi. Opera prima pubblicata nel 1953, contiene temi fondamentali, che saranno l’oggetto dei romanzi e dei saggi successivi: l’essere ebrei, il colonialismo, il razzismo, la dominanza, la dipendenza, l’alienazione, l’affermazione della libertà e la valorizzazione della differenza. E’ un romanzo interculturale, ampiamente autobiografico, di forti rivolte individuali e di grandi esigenze di razionalità e di universalità. Tramite la scrittura l’autore cerca se stesso e prende coscienza di sé, esprimendo la sua profonda volontà di liberazione interiore e il desiderio di raggiungere la libertà individuale e collettiva.

Alla fine della conferenza, cui ha assistito un pubblico numeroso ed attento, la serata è proseguita con una cena etnica allestita dalle volontarie del Centro d'Incontro: sono state proposte specialità tunisine. Il cous cous, piuttosto piccante, con carne e ceci, era diverso da quello preparato la settimana scorsa secondo la tradizione del Marocco. Abbiamo imparato a conoscere il brick, un secondo goloso fatto con una leggerissima pasta sfoglia contenente patate, tonno, uova, prezzemolo e formaggio. La cena si è chiusa con piccoli dolci, gradevoli anche nell’aspetto.
Rispetto alla prima volta c’è stato qualche problema per accogliere i convitati che erano più numeroso del previsto. Per questo sarà fondamentale in futuro dare accesso alla cena attraverso una più rigorosa prenotazione.
Siamo comunque molto soddisfatti per la indiscutibile presenza di un buon numero di persone sia alle conferenze che alle cene, soprattutto per la presenza di molti volti nuovi.

Ricordiamo che il prossimo incontro sarà venerdì prossimo, 30 Marzo, alle ore 18.00, sempre presso il Centro d'incontro di Via Turri. Il tema sarà: Il realismo meraviglioso. Magia e visioni ancestrali dal deserto libico. Ibrahim  al-Koni,  Polvere d'oro.
Anche questo incontro sarà seguito da una cena etnica. Ricordiamo ancora che, per partecipare alla cena, è necessario prenotarsi presso la signora Tang, al numero 348 1089368. Il costo della cena è di € 13.00.

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